Le arti e la cultura nella scuola per stimolare la creatività

Abstract

Con lo sviluppo pervasivo delle nuove tecnologie, gran parte delle attuali occupazioni sono a rischio. Quali sono, allora, le tipologie del- l’agire umano non replicabili dall’intelligenza artificiale? Solo tre: per- cezione e manipolazione complesse di oggetti, intelligenza sociale e, soprattutto, attività creativa. Le competenze alla base di queste attività saranno le più ricercate nel prossimo futuro. Come si declinano operativamente queste competenze nel sistema educativo? Elenchi e tassonomie sono di poco aiuto. È importante, in- vece, esaminare criticamente le esperienze già condotte sul campo, specie riguardo alla creatività. Emergono molti indizi di una relazione positiva tra attività artistica e musicale, apprendimento e creatività. Spiccano due caratteristiche dell’attività creativa: la regola del «prima si comincia, meglio è», già dalla scuola dell’infanzia; e l’inclusione, perché l’approc- cio artistico attecchisce anche negli studenti svantaggiati. Qual è il rapporto tra le arti e il sistema di istruzione italiano? Dal punto di vista dei programmi orari, l’Italia pare più propensa di altri paesi a offrire ai giovani occasioni di educazione artistica e musicale. Anche le iscrizioni ai licei artistici e musicali sono aumentate negli ul- timi anni, pur restando una scelta minoritaria; esiste, inoltre, il settore dell’Alta formazione artistica e musicale. In generale, però, manca la facoltà di scegliere materie opzionali, che favorisce l’emergere di talenti individuali e la loro formazione. Nell’istruzione superiore, infine, nell’arte, musica e cultura il sistema italiano è in grado di attrarre studenti dall’estero molto più che nelle altre discipline. È un vantaggio competitivo di cui occorre essere più consapevoli per valorizzare l’alta formazione italiana.